FUTSAL IN PROGRESS 2025

A MONTESILVANO FUTSAL GIOVANILE CON COMMODORE, CONFEDERAZIONE CALCISTICA ED EX GIOCATORI DELLA NAZIONALE

È terminata domenica 4 maggio la quinta edizione della Futsal in Progress. Una competizione di calcio a 5 giovanile giunta alla quinta edizione dove 50 squadre, rappresentative di 22 società, proveniente da diverse regioni d’Italia si sono sfidate in 6 palazzetti sparsi tra le province di Pescara, Chieti e Teramo, in categorie maschili e femminili che andavano dall’under 7 fino all’under 13.

La manifestazione, organizzata dalla stessa realtà che è dietro alla Montesilvano Futsal Cup (altro torneo giovanile ma dal sapore internazionale che quest’anno si gioca dal 29 giugno al 3 luglio) ha avuto nella Confederazione Calcistica Italiana uno dei partner più importanti. “Siamo stato lieti di questa collaborazione – ha dichiarato Andrea Montemurro presidente della Confederazione Calcistica Italiana – perché questo evento è uno dei più prestigiosi nel panorama del futsal ed è proprio incentrato sui giovani. Quegli stessi giovani che rappresentano il futuro delle discipline calcistiche della nostra nazione”

Tra gli sponsor invece c’è un marchio storico dei computer e del gaming anni ’80: la Commodore. Questo brand, oggi rinato e 100% italiano, ambisce a diventare un punto di riferimento del mercato. Gli imprenditori che l’hanno rilevato hanno fatto di tutto, infatti, per rilanciarlo e per non far scomparire un marchio così importante “La nostra azienda – ha spiegato Luigi Simonetti CEO di Commodore – è una realtà etica. La stessa etica che si trova nel mondo dello sport e, nel dettaglio, del futsal. In questi ambienti se ci credi davvero, ce la puoi fare. Proprio per questa ragione abbiamo scelto di essere sponsor della Futsal in Progress”.

L’evento, tra gli sponsor tecnici anche Officine dello Sport, è ormai un punto di riferimento di riferimento del futsal italiano anche perché, seppur con diversi ruoli, a frequentarlo ci sono anche nomi storici di questa disciplina che hanno perfino indossato la maglia azzurra. È capitato, infatti, di vedere sugli spalti lo storico portiere della nazionale Stefano Mammarella perché suo figlio è uno dei giocatori del Chieti (squadra impegnata nella manifestazione). Tra lo staff del San Giovanni Teatino c’è invece Andrei Bordignon, italo–argentino, che ha vestito la maglia dell’Italia per 16 occasioni. Infine, le partite delle finali, disputatesi tutte nel suggestivo impianto del PalaRoma a Montesilvano, sono state mandate in diretta sul canale ufficiale youtube del torneo. A fare il commento c’era un altro ex nazionale, Marco Angelini da qualche anno collaboratore di Sky per le telecronache della serie A Futsal. 

Dal punto di vista sportivo del campo, le categorie competitive sono state vinte dal Montesilvano Futsal Club nell’under 13 femminile, dai sardi del Quartu Calcio A 5 nell’under 13 maschile, dal club romano del Flaminia Sette nell’under 11 e dalla squadra abruzzese del San Giovanni Teatino nell’under 9.

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ASD VALLERANO: “ANCHE QUEST’ANNO PER VIVERE UN’ESPERIENZA DI SPORT E SOCIALIZZAZIONE”

Anche quest’anno confermata la presenza dell’ASD Vallerano, la squadra laziale l’anno scorso ha vinto la categoria U11 maschile. Insomma, dopo la bella prestazione della scorsa edizione era quasi obbligatorio ribadire la presenza. Ne abbiamo parlato con il direttore sportivo Claudio Pratesi.

Cosa vi ha spinto a esserci ancora?
Il fatto di partecipare una competizione di spessore tecnico e agonistico. Inoltre, esserci anche quest’anno vuol dire avere ancora la voglia di vivere un’esperienza nuova dove domina lo sport e la socializzazione

Un torneo di questo tipo, oltre a portare benefici sportivi, fuori dal campo come fa crescere i ragazzi?
Poter entrare in contatto con tante realtà di diverse città, esperienze e culture è un valore aggiunto. Dobbiamo però essere noi società bravi a far recepire ai ragazzi i benefici di questa esperienza.

Tornei come questo secondo te aiutano anche l’intero movimento del futsal italiano?
Certo, cresce anche il movimento. Più contatti ci sono, più i ragazzi crescono e parallelamente migliorano le società. Questa generazione, oltretutto, dopo il covid, vive i spazi più ristretti. Una manifestazione del genere la porta ad ampliarsi sia socialmente che caratterialmente. E il tutto si trasforma in uno strumento in grado di far crescere l’interno movimento del futsal italiano.

Se ti chiedessi dove potrebbe migliorare questo torneo?
Il torneo è ben organizzato, quello che ci auspichiamo è quello di poter vivere una serata, fuori dal contesto sportivo, con tutte le altre società. Uscire fuori dall’agonismo e dal gioco e vivere una parte ludica e socializzante con tutti gli altri partecipanti del torneo.

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EUR CALCIO A 5: “IN QUESTO TORNEO CI SONO LE PERSONE CHE AMANO IL FUTSAL”

Nell’edizione 2025 del Futsal in Progress tra le squadre iscritte c’è la conferma della società capitolina Eur calcio a 5. L’anno scorso nella categoria under 13 persero solo in finale. Quest’anno riproveranno a togliersi qualche soddisfazione. Emanuele Petrucci, allenatore del settore giovanile, ci ha rilasciato un’intervista raccontadoci cosa aspettarci dalla loro partecipazione di quest’anno.

Cosa vi ha spinto a confermare la partecipazione?

È un torneo importante sia per i ragazzi sia per noi allenatori. È, infatti, un’ottima opportunità per crescere sia a livello personale che sportivo. L’EUR calcio a 5 ha deciso di confermare la presenza dopo la bella esperienza dell’edizione scorsa.

Cosa vuol dire per i ragazzi partecipare a un torneo del genere?

Siamo stati tutti ragazzi tutti e andare fuori con la squadra è sempre una bella esperienza. Per loro sarà un qualcosa che li farà diventare più grandi.

Personalmente cosa ti piace di questa manifestazione?

Questo è un ottimo torneo con tante squadre e veramente ben organizzato.

Per un allenatore che sensazioni ci sono quando si partecipa a un torneo “fuori casa”?

È un’occasione per incontrare altre persone che, come il sottoscritto, amano il futsal. Accompagnare i ragazzi in un’esperienza del genere è anche un incentivo per far sì che possano continuare a fare sport ancora per molto tempo.

Arianna Barcaro Antenore Padova

ARIANNA BARCARO: “L’ANTENORE PADOVA A MONTESILVANO CON TANTO ENTUSIASMO”

Tra le squadre che parteciperanno al Futsal in Progress per la prima vota c’è anche l’Antenore Padova. La società veneta, che ha un prima squadra che gioca in serie B, ha raccontato sensazioni e speranze attraverso la voce di Arianna Barcaro, responsabile dell’Academy biancorossa

Prima domanda, la più ovvia: presentaci la tua società.

Antenore Sport Padova è la prima accademia di futsal che opera nella città di Padova. L’obiettivo del club è di offrire un percorso innovativo per la crescita sportiva dei propri atleti. Il 90% dei ragazzi che approdano alla prima squadra vieni, infatti, proprio dal nostro settore giovanili e questa è una bellissima soddisfazione.

Una donna in un contesto maschile. Com’è stato importi in questo ambiente?

Nel corso della mia carriera ho avuto esperienza sia in squadre maschili che femminili. Quando si allenano i ragazzi c’è sempre una sensazione di dover dimostrare qualcosa, ma alla fine quando ci si conosce bene con la squadra a contare non è il genere bensì il valore. La qualità, insomma, alla fine e per fortuna vince. Nel femminile, invece, a essere complesse sono le dinamiche di spogliatoio, una gestione che non sempre può essere semplice. Se dovessi dire le differenze dal punto di vista del campo, il maschile è uno sport decisamente più veloce.

Arriviamo al Futsal in Progress che si disputerà dal 1° al 4 maggio 2025 a Montesilvano. Cosa vi ha spinto a iscrivervi?

L’anno scorso abbiamo prestato un nostro atleta al Futsal Bissuola 1987 per partecipare alla Montesilvano Futsal Cup. Una volta tornato a Padova era veramente entusiasta. Ho capito, quindi, che le esperienze in tornei come questi sono formative non solo sportivamente, ma proprio dal punto di vista della crescita umana. I ragazzi possono migliorare divertendosi, per questa ragione abbiamo deciso di iscriverci.

Come società partecipate spesso a manifestazioni di questo tipo?

Recentemente siamo stati a Mestre per un torneo dove c’erano molte squadre iscritte provenienti da tanti luoghi diversi. Confrontarsi e condividere sono valori sani dello sport, valori che siamo sicuri di trovare nuovamente anche nel contesto di Montesilvano.

I ragazzi che stato d’animo hanno per questa esperienza?

Sono carichi, non vedono l’ora. Come non la vediamo noi persone dello staff tecnico, l’entusiasmo d’altronde è contagioso.

Rocco Suriano

POLICORO ACADEMY FUTSAL: “SIAMO GIOVANI, MA VOGLIAMO CRESCERE IN FRETTA”

Il Policoro Academy Futsal è una società della Basilicata nata appena lo scorso anno che ha deciso di partecipare alla quarta edizione della Futsal in Progress. Rocco Suriano, oltre 20 anni di esperienza in questo sport, è il responsabile tecnico e, attraverso un’intervista concessa, ha spiegato quali siano le ambizione di questa giovane realtà.

Come è nata l’idea di fondare una nuova società?

Sicuramente perché amo da impazzire il futsal, ma anche perché vogliamo essere un modello per i più giovani e le nuove generazioni. I ragazzi ora sono troppo rapiti dalla tecnologia, sono solitari, sempre connessi allo smartphone. Questo sport può aiutare a crescere, può diventare uno stile di vita. Se poi oltre a formare i ragazzi dovessero nascere anche sportivi che un domani possano competere a livello nazionale, naturalmente, non ci dispiace.

Il Policoro Acedemy Futsal vuole quindi avere anche una prima squadra?

Naturalmente, fa parte del progetto. Far crescere bambini e farli appassionare al futsal con l’ambizione di regalargli il sogno di aspirare a obiettivi ambiziosi. La prima squadra la vogliamo fare, infatti, principalmente con giocatori cresciuti da noi. Vuole essere un percorso, ci siamo prefissati di averla entro i prossimi 4 anni.

Partecipare al Futsal In Progress fa parte del vostro percorso?

Una manifestazione del genere può solo far bene. Sia dal punto di vista tecnico confrontandosi con società storiche e più blasonate, vedendo come si sta in campo, cosa vuol dire giocare a futsal e imparare. Ma fa bene anche umanamente perché i nostri ragazzi possono fare un’esperienza formativa lontana da casa e rafforzare i legami tra di loro. Noi parteciperemo con una sola squadra l’Under 11, per loro sarà una sorta di gita sportiva che ci auguriamo possa farli tornare a casa un po’ più grandi e maturi.

Tu conosci il mondo del futsal molto bene e da tanto tempo. Cosa ti ha spinto ripartire addirittura dai giovanissimi?

Il piacere che ho nel vivere il mondo futsal. Nella mia tesi a Coverciano scrissi “”trovatemi uno sport dove ci sono 3 azioni da goal in 30 secondi” e probabilmente, futsal a parte, lo stanno ancora cercando!

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SERGINHO, QUARTU CALCIO A 5: “AL FUTSAL IN PROGRESS PER CRESCERE E CONDIVIDERE”

Il viaggio verso la prossima edizione del Futsal in Progress continua. Dopo aver chiacchierato con Giuliano Scattolin del MestreFenice questa volta si arriva in Sardegna. Tra i club iscritti, infatti, c’è il Quartu Calcio A 5. È la prima volta nella storia della manifestazione che partecipa un club sardo. Ne parliamo con Serginho, giocatore in prima squadra, ma anche con un ruolo dirigenziale essendo il responsabile tecnico giovanile.

Giochi ancora, ma hai anche un ruolo manageriale. Come si riesce a fare bene entrambe le cose?

Le responsabilità sono diverse. Quando non gioco, i miei obiettivi sono di maggiore responsabilità. Qualsiasi cosa accada io devo dare tranquillità e indicare la giusta direzione per superare problemi e criticità. In campo, invece, si fa parte una squadra dove ognuno deve fare la propria parte. Tornando al ruolo nel settore giovanile, mi piace tantissimo dialogare e confrontarmi con i giovani. Pensare che qualche anno fa non mi sarei mai visto con un ruolo che non fosse stato quello di giocatore. Invece oggi mi diverto tantissimo. La vita, d’altronde, ti regala sempre piacevoli sorprese.

Dal Brasile, alla Sardegna: ma come ci sei finito?

Ci sono arrivata ormai quasi 20 anni fa. Ho giocato anche con il Cagliari, la Sardegna è diventata la mia seconda casa. Io sin da subito, come tutti i brasiliani, giocavo sia calcio che futsal. Anzi a dire il vero giocavo bene anche a pallavolo. Poi a 16 anni ho scelto quello che sarebbe diventato lo sport della mia vita. Arrivare in Italia mi ha fatto crescere come uomo. In quegli anni non è che c’erano gli smartphone che ti collegano con il resto del mondo in un secondo, al massimo si poteva fare qualche videochiamata ma ti dovevi mettere d’accordo fissando un orario. Insomma, tante difficoltà che mi hanno formato come persona aiutandomi a diventare uomo.

Come è cambiato il futsal in Italia in tutti questi anni, è migliorato?

Sicuramente rispetto ai primi 2000 la situazione è migliorata. Manca ancora una certa cultura, ovvero i ragazzi non crescono ancora con l’idea che possano essere giocatori di calcio a 5. Noi stranieri contribuiamo ad alzare il livello e il modo di gioco. Dovrebbero però aumentare le scuole calcio per i giovanissimi.

Tornei come il Futsal In Progress aiutano?

Certamente. Proprio per questa ragione il Quartu Calcio A 5 ha deciso di fare questa esperienza. Arriviamo con tre squadre under 13, una composta da tutti 2013. Portiamo anche due ragazze che giocheranno nella categoria maschile. Nel complesso manifestazioni di questo tipo aiutano a far crescere i ragazzi, è un’esperienza fuori casa dove ci si confronta con società che hanno modi di lavorare diversi. Come società abbiamo deciso che i genitori che volessero venire non potranno dormire nella stessa struttura delle squadre. Una scelta che vuole contribuire a rendere l’esperienza unica e formativa.

Cosa dirai ai tuoi ragazzi poco prima di partire per Montesilvano?

Gli dirò che stanno andando a fare un’esperienza nuova, di gruppo e dove l’obiettivo sarà condividere il più possibile. Che dovranno aiutarsi, se necessario e, naturalmente, divertirsi.