Arianna Barcaro Antenore Padova

ARIANNA BARCARO: “L’ANTENORE PADOVA A MONTESILVANO CON TANTO ENTUSIASMO”

Tra le squadre che parteciperanno al Futsal in Progress per la prima vota c’è anche l’Antenore Padova. La società veneta, che ha un prima squadra che gioca in serie B, ha raccontato sensazioni e speranze attraverso la voce di Arianna Barcaro, responsabile dell’Academy biancorossa

Prima domanda, la più ovvia: presentaci la tua società.

Antenore Sport Padova è la prima accademia di futsal che opera nella città di Padova. L’obiettivo del club è di offrire un percorso innovativo per la crescita sportiva dei propri atleti. Il 90% dei ragazzi che approdano alla prima squadra vieni, infatti, proprio dal nostro settore giovanili e questa è una bellissima soddisfazione.

Una donna in un contesto maschile. Com’è stato importi in questo ambiente?

Nel corso della mia carriera ho avuto esperienza sia in squadre maschili che femminili. Quando si allenano i ragazzi c’è sempre una sensazione di dover dimostrare qualcosa, ma alla fine quando ci si conosce bene con la squadra a contare non è il genere bensì il valore. La qualità, insomma, alla fine e per fortuna vince. Nel femminile, invece, a essere complesse sono le dinamiche di spogliatoio, una gestione che non sempre può essere semplice. Se dovessi dire le differenze dal punto di vista del campo, il maschile è uno sport decisamente più veloce.

Arriviamo al Futsal in Progress che si disputerà dal 1° al 4 maggio 2025 a Montesilvano. Cosa vi ha spinto a iscrivervi?

L’anno scorso abbiamo prestato un nostro atleta al Futsal Bissuola 1987 per partecipare alla Montesilvano Futsal Cup. Una volta tornato a Padova era veramente entusiasta. Ho capito, quindi, che le esperienze in tornei come questi sono formative non solo sportivamente, ma proprio dal punto di vista della crescita umana. I ragazzi possono migliorare divertendosi, per questa ragione abbiamo deciso di iscriverci.

Come società partecipate spesso a manifestazioni di questo tipo?

Recentemente siamo stati a Mestre per un torneo dove c’erano molte squadre iscritte provenienti da tanti luoghi diversi. Confrontarsi e condividere sono valori sani dello sport, valori che siamo sicuri di trovare nuovamente anche nel contesto di Montesilvano.

I ragazzi che stato d’animo hanno per questa esperienza?

Sono carichi, non vedono l’ora. Come non la vediamo noi persone dello staff tecnico, l’entusiasmo d’altronde è contagioso.

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