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EUR CALCIO A 5: “IN QUESTO TORNEO CI SONO LE PERSONE CHE AMANO IL FUTSAL”

Nell’edizione 2025 del Futsal in Progress tra le squadre iscritte c’è la conferma della società capitolina Eur calcio a 5. L’anno scorso nella categoria under 13 persero solo in finale. Quest’anno riproveranno a togliersi qualche soddisfazione. Emanuele Petrucci, allenatore del settore giovanile, ci ha rilasciato un’intervista raccontadoci cosa aspettarci dalla loro partecipazione di quest’anno.

Cosa vi ha spinto a confermare la partecipazione?

È un torneo importante sia per i ragazzi sia per noi allenatori. È, infatti, un’ottima opportunità per crescere sia a livello personale che sportivo. L’EUR calcio a 5 ha deciso di confermare la presenza dopo la bella esperienza dell’edizione scorsa.

Cosa vuol dire per i ragazzi partecipare a un torneo del genere?

Siamo stati tutti ragazzi tutti e andare fuori con la squadra è sempre una bella esperienza. Per loro sarà un qualcosa che li farà diventare più grandi.

Personalmente cosa ti piace di questa manifestazione?

Questo è un ottimo torneo con tante squadre e veramente ben organizzato.

Per un allenatore che sensazioni ci sono quando si partecipa a un torneo “fuori casa”?

È un’occasione per incontrare altre persone che, come il sottoscritto, amano il futsal. Accompagnare i ragazzi in un’esperienza del genere è anche un incentivo per far sì che possano continuare a fare sport ancora per molto tempo.

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TORNANO I BRASILIANI DEL COMETA FUTSAL

L’Associação Clube Esportivo Cometa squadra brasiliana, nota anche come Cometa Futsal, è uno delle società iscritte alla Montesilvano Futsal Cup. Il clu haa iniziato le sue attività nel 1983. L’obiettivo della fondazione era promuovere l’iniziazione sportiva e la formazione di atleti cittadini nelle categorie giovanili. Fin dalla fondazione del club, sono stati evidenti il gran numero di partecipanti e il potenziale di sviluppo del futsal e del calcio nella regione della città di Panambi. L’intervista a Samanta Luciano França, coordinatrice squadra U15 Cometa Panambi, che ha risposte a domande e curiosità.

Cosa via ha spinto come società a partecipare alla manifestazione?

Per realizzare il sogno di ogni atleta e calciatore di “giocare in Europa”!

Sia dal punto di vista sportivo che umano cosa può dare ai ragazzi un torneo di questo tipo?

Viaggiare con la propria squadra è sicuramente uno dei più grandi piaceri vissuti dai giovani atleti. Stare con gli amici, giocare calcio, divertirsi e cercare comunque il riconoscimento con un posto sul podio è già di per sé una gioia enorme. Aggiungere a tutto questo un viaggio internazionale, con un alto livello di competizione, portando l’immagine sia dell’atleta, attraverso la sua prestazione, sia la visibilità del club a un pubblico così vasto, eleva l’esperienza a un livello che non può essere descritto, solo vivere!

Se ti chiedessimo di raccontare il vostro club con soli tre aggettivi quali sarebbero?

Glorioso, guerriero e rispettato!

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AUSTRALIAN FUTSAL ASSOCIATION AGAIN AT NEXT MONTESILVANO FUTSAL CUP

Australian Futsal Association is a team partecipating a next Montesilvano Futsal Cup. This is the interview at Jodie Hammond, International Tours Manager AFA.

What prompted you as a company to participate in the event?

AFA have been sending Australian teams to multiple countries for nearly 25 years as a pathway for our players to represent their country and compete internationally.  We were given the opportunity to compete at the Montesilvano Futsal Cup and our teams a great experience to travel for a very well set up event.

From both a sporting and human  aspect  what a  tournament like this can  give to kids? 

Competing against great clubs can increase not just our players awareness of futsal outside of Australia, but it also increases their skill level through competitive games.  Of the court, the learn valuable life skills through travel and make life long friends both from Australia, but also overseas.

If we asked you to describe your club with just three adjectives, what would they be?

AFA send a selection of teams from each state, selected from our National Club Championships, to represent Australia.  It is essential to our player pathway.

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BOOTHAM FUTSAL: A FEMALE TEAM FROM UK

Bootham Girls’ & Ladies’ Futsal Club – York has proudly been a part of the national sports scene for 8 years. Over the seasons, we’ve always aimed to provide our players with opportunities to challenge themselves beyond the familiar. This year, we are thrilled to have a highly talented group of U16 players who are eager to take their skills to the next level.

For several years, we’ve been eager to give our team the chance to compete against foreign sides, and this year, we are excited to make that vision a reality by taking them to Italy. This experience offers more than just the thrill of international competition – it’s a chance to face different playing styles, embrace new cultures, and forge lasting memories with teammates. The lessons they will learn about the game, their personal growth, and the strength of their team dynamic will be invaluable. We believe this journey will not only challenge them on the court but also help them develop as individuals and strengthen the bond they share as a team.

We are inclusive, fun and determined!

Mr. Chris Collin (Chairman/Head Coach)

MOUVAUX

MOUVAUX FUTSAL CLUB: “A MONTESILVANO PER ABBATTERE LE DIFFERENZE”

Tante squadre partecipano alla Montesilvano Futsal Cup proprio perché è un torneo internazionale. Club provenienti da tutti i continenti con l’Europa, naturalmente, a essere il territorio più rappresentato. Una società che è alla prima partecipazione, ma proveniente da un paese storicamente molto presente a questa manifestazione è il Mouvaux Futsal Club. A questo nome corrisponde una realtà francese che rappresenta un comune di quasi 14.000 abitanti nel nord della Francia, non troppo distante da Lille. Il suo presidente, Cosimo Cocozza dalle chiari origini italiane, ci ha spiegato in una breve intervista quali siano i valori di questo club.

Cosa vi ha spinto come società a partecipare alla manifestazione?

Una manifestazione del genere vuol dire portare un gruppo di ragazzi a vivere un’esperienza unica. Oltre a questo un torneo così strutturato e competitivo ci permetterà di fidelizzare ulteriormente un gruppo di giovani giocatori con potenziale sportivo

Sia dal punto di vista sportivo che umano cosa può dare ai ragazzi un torneo di questo tipo?

Siamo un club con tanti ragazzi di origine diversa, portarli a vivere insieme per un periodo di tempo, seppur limitato, ci permetterà proprio di abbattere ogni tipo di diversità. Oltretutto essendo un torneo internazionale sarà anche bello confrontarsi con squadre provenienti da altre parti del mondo.

Se ti chiedessimo di raccontare il vostro club con soli tre aggettivi quali sarebbero?

Sociabilità, accoglienza e rispetto.

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FF10 ALLA MFC 2025: “PARTECIPIAMO PER VIVERE UN’ESPERIENZA INTERNAZIONALE”

Dal 28 giugno al 4 luglio a Montesilvano c’è, per la 12esima edizione di fila, la Montesilvano Futsal Cup. Ormai una tradizione per quanto riguarda il futsal giovanile a livello internazionale. Tra le società iscritte, naturalmente, tante italiane come la FF10 una realtà di Roma nata appena 3 anni fa grazie a un forte legame di amicizia dei suoi fondatori. Fabrizio Ferretti, è uno di questi, e ricopre il ruolo di allenatore della formazione under 17, proprio la categoria che partecipa alla MFC 2025.

Cosa vi ha spinto come società a partecipare?

Abbiamo deciso di portare i ragazzi a questo torneo per cercare di dare degli stimoli diversi rispetto al quotidiano. E poi anche perché è un contesto internazionale che rende l’esperienza decisamente speciale.

Sia dal punto di vista sportivo che umano cosa può dare ai ragazzi un torneo di questo tipo?

L’obiettivo è quello di confrontarsi sportivamente, ma soprattutto aggregarsi e conoscere tanti altri giovani che vengono da varie parti del mondo.

Se ti chiedessimo di raccontare il vostro club con soli tre aggettivi quali sarebbero?

Rispetto (per le regole e per le persone), famiglia e amore per lo sport.

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ARIANNA BARCARO: “L’ANTENORE PADOVA A MONTESILVANO CON TANTO ENTUSIASMO”

Tra le squadre che parteciperanno al Futsal in Progress per la prima vota c’è anche l’Antenore Padova. La società veneta, che ha un prima squadra che gioca in serie B, ha raccontato sensazioni e speranze attraverso la voce di Arianna Barcaro, responsabile dell’Academy biancorossa

Prima domanda, la più ovvia: presentaci la tua società.

Antenore Sport Padova è la prima accademia di futsal che opera nella città di Padova. L’obiettivo del club è di offrire un percorso innovativo per la crescita sportiva dei propri atleti. Il 90% dei ragazzi che approdano alla prima squadra vieni, infatti, proprio dal nostro settore giovanili e questa è una bellissima soddisfazione.

Una donna in un contesto maschile. Com’è stato importi in questo ambiente?

Nel corso della mia carriera ho avuto esperienza sia in squadre maschili che femminili. Quando si allenano i ragazzi c’è sempre una sensazione di dover dimostrare qualcosa, ma alla fine quando ci si conosce bene con la squadra a contare non è il genere bensì il valore. La qualità, insomma, alla fine e per fortuna vince. Nel femminile, invece, a essere complesse sono le dinamiche di spogliatoio, una gestione che non sempre può essere semplice. Se dovessi dire le differenze dal punto di vista del campo, il maschile è uno sport decisamente più veloce.

Arriviamo al Futsal in Progress che si disputerà dal 1° al 4 maggio 2025 a Montesilvano. Cosa vi ha spinto a iscrivervi?

L’anno scorso abbiamo prestato un nostro atleta al Futsal Bissuola 1987 per partecipare alla Montesilvano Futsal Cup. Una volta tornato a Padova era veramente entusiasta. Ho capito, quindi, che le esperienze in tornei come questi sono formative non solo sportivamente, ma proprio dal punto di vista della crescita umana. I ragazzi possono migliorare divertendosi, per questa ragione abbiamo deciso di iscriverci.

Come società partecipate spesso a manifestazioni di questo tipo?

Recentemente siamo stati a Mestre per un torneo dove c’erano molte squadre iscritte provenienti da tanti luoghi diversi. Confrontarsi e condividere sono valori sani dello sport, valori che siamo sicuri di trovare nuovamente anche nel contesto di Montesilvano.

I ragazzi che stato d’animo hanno per questa esperienza?

Sono carichi, non vedono l’ora. Come non la vediamo noi persone dello staff tecnico, l’entusiasmo d’altronde è contagioso.

Rocco Suriano

POLICORO ACADEMY FUTSAL: “SIAMO GIOVANI, MA VOGLIAMO CRESCERE IN FRETTA”

Il Policoro Academy Futsal è una società della Basilicata nata appena lo scorso anno che ha deciso di partecipare alla quarta edizione della Futsal in Progress. Rocco Suriano, oltre 20 anni di esperienza in questo sport, è il responsabile tecnico e, attraverso un’intervista concessa, ha spiegato quali siano le ambizione di questa giovane realtà.

Come è nata l’idea di fondare una nuova società?

Sicuramente perché amo da impazzire il futsal, ma anche perché vogliamo essere un modello per i più giovani e le nuove generazioni. I ragazzi ora sono troppo rapiti dalla tecnologia, sono solitari, sempre connessi allo smartphone. Questo sport può aiutare a crescere, può diventare uno stile di vita. Se poi oltre a formare i ragazzi dovessero nascere anche sportivi che un domani possano competere a livello nazionale, naturalmente, non ci dispiace.

Il Policoro Acedemy Futsal vuole quindi avere anche una prima squadra?

Naturalmente, fa parte del progetto. Far crescere bambini e farli appassionare al futsal con l’ambizione di regalargli il sogno di aspirare a obiettivi ambiziosi. La prima squadra la vogliamo fare, infatti, principalmente con giocatori cresciuti da noi. Vuole essere un percorso, ci siamo prefissati di averla entro i prossimi 4 anni.

Partecipare al Futsal In Progress fa parte del vostro percorso?

Una manifestazione del genere può solo far bene. Sia dal punto di vista tecnico confrontandosi con società storiche e più blasonate, vedendo come si sta in campo, cosa vuol dire giocare a futsal e imparare. Ma fa bene anche umanamente perché i nostri ragazzi possono fare un’esperienza formativa lontana da casa e rafforzare i legami tra di loro. Noi parteciperemo con una sola squadra l’Under 11, per loro sarà una sorta di gita sportiva che ci auguriamo possa farli tornare a casa un po’ più grandi e maturi.

Tu conosci il mondo del futsal molto bene e da tanto tempo. Cosa ti ha spinto ripartire addirittura dai giovanissimi?

Il piacere che ho nel vivere il mondo futsal. Nella mia tesi a Coverciano scrissi “”trovatemi uno sport dove ci sono 3 azioni da goal in 30 secondi” e probabilmente, futsal a parte, lo stanno ancora cercando!

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SERGINHO, QUARTU CALCIO A 5: “AL FUTSAL IN PROGRESS PER CRESCERE E CONDIVIDERE”

Il viaggio verso la prossima edizione del Futsal in Progress continua. Dopo aver chiacchierato con Giuliano Scattolin del MestreFenice questa volta si arriva in Sardegna. Tra i club iscritti, infatti, c’è il Quartu Calcio A 5. È la prima volta nella storia della manifestazione che partecipa un club sardo. Ne parliamo con Serginho, giocatore in prima squadra, ma anche con un ruolo dirigenziale essendo il responsabile tecnico giovanile.

Giochi ancora, ma hai anche un ruolo manageriale. Come si riesce a fare bene entrambe le cose?

Le responsabilità sono diverse. Quando non gioco, i miei obiettivi sono di maggiore responsabilità. Qualsiasi cosa accada io devo dare tranquillità e indicare la giusta direzione per superare problemi e criticità. In campo, invece, si fa parte una squadra dove ognuno deve fare la propria parte. Tornando al ruolo nel settore giovanile, mi piace tantissimo dialogare e confrontarmi con i giovani. Pensare che qualche anno fa non mi sarei mai visto con un ruolo che non fosse stato quello di giocatore. Invece oggi mi diverto tantissimo. La vita, d’altronde, ti regala sempre piacevoli sorprese.

Dal Brasile, alla Sardegna: ma come ci sei finito?

Ci sono arrivata ormai quasi 20 anni fa. Ho giocato anche con il Cagliari, la Sardegna è diventata la mia seconda casa. Io sin da subito, come tutti i brasiliani, giocavo sia calcio che futsal. Anzi a dire il vero giocavo bene anche a pallavolo. Poi a 16 anni ho scelto quello che sarebbe diventato lo sport della mia vita. Arrivare in Italia mi ha fatto crescere come uomo. In quegli anni non è che c’erano gli smartphone che ti collegano con il resto del mondo in un secondo, al massimo si poteva fare qualche videochiamata ma ti dovevi mettere d’accordo fissando un orario. Insomma, tante difficoltà che mi hanno formato come persona aiutandomi a diventare uomo.

Come è cambiato il futsal in Italia in tutti questi anni, è migliorato?

Sicuramente rispetto ai primi 2000 la situazione è migliorata. Manca ancora una certa cultura, ovvero i ragazzi non crescono ancora con l’idea che possano essere giocatori di calcio a 5. Noi stranieri contribuiamo ad alzare il livello e il modo di gioco. Dovrebbero però aumentare le scuole calcio per i giovanissimi.

Tornei come il Futsal In Progress aiutano?

Certamente. Proprio per questa ragione il Quartu Calcio A 5 ha deciso di fare questa esperienza. Arriviamo con tre squadre under 13, una composta da tutti 2013. Portiamo anche due ragazze che giocheranno nella categoria maschile. Nel complesso manifestazioni di questo tipo aiutano a far crescere i ragazzi, è un’esperienza fuori casa dove ci si confronta con società che hanno modi di lavorare diversi. Come società abbiamo deciso che i genitori che volessero venire non potranno dormire nella stessa struttura delle squadre. Una scelta che vuole contribuire a rendere l’esperienza unica e formativa.

Cosa dirai ai tuoi ragazzi poco prima di partire per Montesilvano?

Gli dirò che stanno andando a fare un’esperienza nuova, di gruppo e dove l’obiettivo sarà condividere il più possibile. Che dovranno aiutarsi, se necessario e, naturalmente, divertirsi.

Giuliano Scattolin

FENICE VENEZIAMESTRE, GIULIANO SCATTOLIN: “IL FUTSAL è LA MIA VITA”

Quest’anno la Futsal in Progress rischia di essere veramente competitiva. Sono diverse le società che stanno vagliando l’iscrizione e tante altre sono già certe di esserci. Una di queste è MestreFenice, un club nato nel 2007 che ha quasi sempre partecipato alla manifestazione e con una tradizione sportiva prestigiosa. La prima squadra gioca in A2 – Élite. Per conoscere meglio qualche segreto di questa società abbiamo contattato e intervistato Giuliano Scattolin, responsabile tecnico del settore giovanile.   

Da quanti anni che fai questo mestiere?

Sono 25 anni che sono dentro al futsal. Ho iniziato giocando a calcio a 11, poi mi sono ritrovato un po’ per caso a soli 20 anni a essere giocatore allenatore nel futsal. Ho capito che far crescere e gestire i ragazzi in questo sport fosse la mia passione e da quel momento non ho più smesso di allenare.

Cosa ti gratifichi di questo ruolo?

Saper di aver fatto crescere un ragazzo. Sia quando capita di ritrovarselo nel futsal ad alti livelli, ma anche semplicemente averlo fatto diventare uomo. Vi racconto un aspetto curioso: oggi mi capita allenare i figli di persone che ho allenato 20 anni fa. Io rivedendoci in loro i padri, li chiamo proprio con il nome dei papà. In un certo senso come se il tempo mi si fosse congelato. Per non sbagliare uso il cognome, così sono sicuro di non commettere errori.

Invece hai parlato di ragazzi diventati giocatori di alto livello che hai avuto il piacere di allenare. Puoi citarne qualcuno?

Non voglio fare l’esagerato ma saranno almeno una quarantina nomi che ho cresciuto e oggi si trovano a fare questo sport ad alto livello. Posso dirti Edoardo Botosso o Barnaba Bui, ma anche Luca Vido che dal futsal è arrivato al calcio professionistico e oggi gioca alla Reggiana in serie B.

Cosa vuol dire entrare dentro la Fenice?

È una società seria e leale. Qua c’è un grande senso di appartenenza. Vogliamo insegnare lo sport, ma anche i valori umani. È come se fosse una grande famiglia e come in tutte le famiglie magari si può anche discutere, ma poi tutto si risolve. È un ambiente sano, basato sul confronto.

Anche quest’anno sarete alla Futsal in Progress?

Certo, iscriveremo una nostra squadra in tutte le categorie. Ci piace un torneo come questo perché fa crescere i ragazzi. È un’esperienza altamente formativa. Si va fuori città, si incontrano altre realtà e i giovani crescono prima di tutto come persone.

La Fenice però organizza anche un suo torneo?

Sì, in inverno. Nell’ultima edizione ci sono state oltre 40 squadre iscritte. In quella fase della stagione è probabilmente uno dei tornei più prestigiosi in Europa e più internazionale con club che vengono da ogni parte del mondo.

Chiudiamo con la domanda delle domande: cosa ti ha dato il futsal?

Ho 46 anni, il futsal è la mia vita, quando superai l’esame a Coverciano presentai una tesi dal titolo “Formare il giovane atleta verso l’alta prestazione”, ecco nella mia carriera ho provato e sto provando a mettere in pratica quello che ho scritto tanti anni fa.